Sono proprio dove vorrei essere

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In questo momento della mia vita sto bene, e detto così mi fa quasi paura. Mi sto godendo a pieno le cose belle che dopo tanto nero mi sono conquistata, che non dò per scontate e che mi sono costruita con tanta fatica, consapevole che potrebbero non esserci o potrebbero finire, ragione in più per godersele e notarle in ogni momento, ad ogni respiro.

E’ tutto iniziato verso il 2011/2012, che per me sono stati anni cruciali, di cambiamenti radicali, di morte e di rinascita. Quegli anni li ho odiati, me ne capitarono di tutti i colori e me ne fecero di ogni, ma è proprio grazie a quegli anni che  ho raggiunto il benessere attuale. Si chiama resilienza? O forse ho avuto solo il coraggio di fare scelte drastiche e giuste contro ogni aspettativa, contro tutti, tagliando di netto rapporti marci, rami secchi e schemi mentali, e tutto ciò accadeva in una situazione che avrebbe messo in ginocchio chiunque.

L’anno precursore di tutto questo processo fu il 2011, in cui finalmente trovai la mia casina ideale: via della città, via da tutti, in campagna, esposta a sud, luminosissima e tutta mia! Finalmente avevo il mio rifugio, il mio guscio dove potevo sviluppare me stessa in tutta tranquillità, senza regole o pressioni altrui. Finalmente potevo iniziare a creare il mio mondo, anche se circondata da mille difficoltà, come per esempio la successiva perdita di lavoro e il coinvolgimento con persone marce, il cui stretto contatto stava facendo marcire  anche la mia vita. Tagliando di netto con tutti, decisi così di affrontare la solitudine e il dolore di quando si realizza di aver intorno solo falsità e che eri importante solo per te stessa. Nel 2012 mi sono rifugiata nella mia amata casa, nei libri e nella solitudine che pian piano diventava dolce come il miele. E ho cambiato tutto, modi di pensare, modi di creare, routine quotidiane, abitudini e stile di vita. Tutto. A metà del 2013 ho iniziato a rimettere il naso fuori casa per registrare delle canzoni che avevo scritto ed iniziare con calma un nuovo percorso artistico-lavorativo individuale e nonostante l’impatto caotico della vita dopo tanto e completo isolamento, prima della fine dell’anno capii che ero guarita. L’autunno 2013 fu uno dei periodi più sereni e beati della mia esistenza: ero in pace con me stessa, ero in pace col mondo, mi sentivo benissimo, una favola! A Natale di quell’anno, inaspettatamente e casualmente, arrivò come un regalo la presenza dolce e costante di un’altra persona nella mia vita. Quindi ho trascorso il 2014 a studiarmi questa persona nuova, in tutte quelle che potevano essere le sue sfaccettature, per capire se poteva essere compatibile con la mia vita e se era in grado di essere più dolce della mia solitudine al punto da farmela abbandonare. Decisi di si e nel 2015 tentai di stabilizzare la cosa, dedicando tutto l’anno al mio assestamento affettivo ed emotivo. Quando esplose il 2016 fu ricco di esperienze ed avventure: la pubblicazione di un mio album a livello internazionale, la promozione di esso, la soddisfazione di essere ascoltata anche fuori dai confini nazionali, le recensioni e le interviste. In verità fu un pò stancante e ho trascurato un pò me stessa in quell’anno, ma la gioia di quelle belle esperienze che nella vita si fanno una volta sola mi ha ripagato di tutto. Ho visto posti bellissimi e conosciuto persone interessantissime, e tutto con un benessere e una tranquillità interiore che non credevo potessero esistere prima di allora.

Nel frattempo ho messo tantissima carne al fuoco e adesso sento il bisogno di dover riordinare un pò le cose… in questo 2017 sono proprio dove vorrei essere, sono come in cima ad una montagna di esperienze e avventure straordinarie che adesso hanno bisogno  di essere riordinate per poter riorganizzare al meglio le idee per le prossime avventure.

Quest’anno mi prendo un attimo per me, sarà l’anno del riordino, della ripresa di energie, della vacanza più lunga fino ad oggi.

SONO PROPRIO DOVE VORREI ESSERE E VIVO LE MIE GIORNATE ESATTAMENTE COME LE VIVREBBE LA ME STESSA IDEALE.

Secondo voi esiste una sensazione migliore?

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